mercoledì 8 maggio 2013

Il buon vecchio libro . . .

Ormai è cosa ben risaputa il fatto che il progresso tecnologico, dalla prima metà del novecento ad oggi, ha quasi "messo a repentaglio" l'esistenza dei libri. La nascita così repentina e incontrollata di pc, smartphone, tablet, E-book ecc. è stata la causa di un grave crollo nel mercato dell'editoria.

E' quasi difficile anche solamente pensare ad una vita senza queste tecnologie, di cui ormai siamo totalmente dipendenti. Tuttavia spesso ci sfuggono le difficoltà a cui noi stessi andiamo incontro ogni giorno quando scegliamo di sostituire un pezzo di carta con uno di questi strumenti.

A chi di noi non è mai capitato di andare su tutte le furie per aver perso un file di grande importanza, o per aver danneggiato un cd o una chiavetta usb perdendo il loro intero contenuto? Senza parlare, inoltre, del fatto che l'evoluzione così rapida e la nascita un giorno si e l'altro pure  di nuovi dispositivi rende obsolete e inutilizzabili tecnologie che fino a poco tempo prima sembravano insostituibili ( un esempio lo sono i "vecchi" floppy_disk e VHS ). 

Tutto ciò non può invece accadere per un libro. I libri sono molto più "duraturi" e "resistenti" di questi strumenti tecnologici: possiamo leggere libri di centinaia e anche migliaia di anni; possiamo consultare parti di testo ridotte a brandelli, calpestate, bruciate, riuscendo comunque a cogliere qualcosa.

Di certo non è possibile fermare il cambiamento e la digitalizzazione verso cui il mondo si è già avviato, tuttavia credo che i libri possano trasmettere alle persone sensazioni ed emozioni che un pezzo di plastica non potrà mai infondere. La sensazione della carta ruvida sotto le dita, l'odore dell'inchiostro stampato, il rumore delle pagine sfogliate.. sono tutti piaceri a cui io e gli "amanti della carta" non vorranno mai rinunciare.



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